Un dialogo ai limiti del surreale in un parco pubblico romano. O forse, solo un'altra storia di odio ordinario.
Categoria: Racconti
Lettera aperta “Y”
Grazie a Cartaresistente per la pazienza e l'ospitalità. E per non aver chiamato la neuro :) Lettera Aperta "Y" di Veronica Adriani su Cartaresistente
Cento sere di ieri (di M. Caporaletti)
Ospito con piacere sul blog un post non mio. L'autore non ha (ancora) deciso di aprirsi un suo spazio virtuale, ma chi segue gli EDS della Donna Camèl ha già potuto leggere un paio di suoi racconti. "Cento sere di ieri" è storia di vita all'estero, di ritorni in patria e di frammenti di città.… Continua a leggere Cento sere di ieri (di M. Caporaletti)
Alice nel paese dei cosplayer
Quella mattina Alice rinunciò stoicamente al suo latte con i biscotti pur di entrare nel vestito. Tirò il fiato, e con pazienza certosina si intrecciò il nastro del grembiule sulla schiena, a comporre un fiocco pendulo e striminzito di raso bianco. Dalle maniche azzurre a palloncino facevano capolino due salsicciotti arrossati dal sole del giorno… Continua a leggere Alice nel paese dei cosplayer
Sogno di un pomeriggio di mezz’autunno
Maria aspettava seduta su una panchina del parco, stringendo con entrambe le mani i manici della sua borsetta di coccodrillo. Aspettava, con la sua permanente fatta di fresco, i capelli bianchissimi e gli occhiali larghi, tipici di chi non si è mai voluto rassegnare alle mode che impongono lenti piccole e rettangolari anche a chi… Continua a leggere Sogno di un pomeriggio di mezz’autunno
Placida come il fiume (tentativo di EDS per La Donna Camèl)
Ci penso, affacciata al parapetto, che senza un fiume io non ci saprei vivere. Se c’è un fiume puoi affacciarti dall’alto, da un ponte, e guardare i monumenti, e i tramonti, e le luci bianche e rosse delle macchine intasate nel traffico. È sempre Natale, quando alzi gli occhi dal fiume e vedi la città… Continua a leggere Placida come il fiume (tentativo di EDS per La Donna Camèl)
Tequila sunrise
“Camevieve, me ne povta un altvo?” Domenico grondava sudore dalla testa ai piedi. Goccioline vischiose gli scendevano dalla fronte ormai completamente lucida, colando direttamente sulla camicia bianca e sul gilet color cachi. “T’ pozzn’ accìt”, sussurrò tra i denti, anche se quello che venne fuori in realtà fu un banale “arrivo subito, signora”. “Un altro… Continua a leggere Tequila sunrise