Libri in Metro

Il seggio vacante [ROMA]

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il seggio vacanteTriste. Impossibile definire diversamente la lettrice seduta sul trenino diretto a Piazzale Flaminio, avviluppata su se stessa come se contenesse in sé tutto il dolore del mondo. Gli angoli delle bocca piegati verso il basso, uno sguardo profondo e corrucciato, la tapina legge, giocherellando con il segnalibro che arrotola tra le dita. All’improvviso, la signora in piedi accanto a lei la urta involontariamente. La ragazza si stizzisce e si tira su di scatto: sbuffa e salta sul sedile di fronte, rimasto vuoto, poi torna ad immergersi nella sua malinconia.

Non nota, l’angosciata fanciulla, che proprio accanto a lei un’altra signora – in modo decisamente meno involontario – sta facendo uso di uno strano aggeggio per curare nel profondo l’igiene delle sue unghie, lasciandone cadere i rimasugli in una bustina adatta all’uopo. La ragazza sembra non farci caso e tossisce sconsolata il suo dolore e i residui della sua influenza. Il…

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Attualità, varie ed eventuali

Blog Notes a Più libri più liberi

La dico così, nuda e cruda: dal 4 all'8 dicembre a Roma ci sarà la nuova edizione di Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria che come ogni anno espone libri, raccoglie voci e intreccia i passaggi di scrittori e lettori al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Io, che la folgorazione sulla… Continua a leggere Blog Notes a Più libri più liberi

Libri in Metro

LM Stories #1

LM

suttreeFermata di Barberini (metro A). Mercoledì pomeriggio, ora di punta.

Come ogni pomeriggio di ogni giorno feriale, la metro che arriva è una scatoletta di tonno ripiena di livore, da cui i passeggeri, all’apertura delle porte, lanciano sguardi misti di odio e supplica a chi aspetta sulla banchina. Seguono abbordaggi al vagone in stile pirata, in cui non si risparmiano calci e levate di metaforici scudi. Qualcuno protesta, qualcuno rinuncia, qualcuno riesce nell’impresa. Le porte si chiudono a fatica, il conducente minaccia gli astanti con un apollineo “aho, si nun ve levate qua nun partimo!”, finché il treno del dolore non si infila nella galleria, lasciando a terra i meno coraggiosi.

Nel turbinio di odio che imperversa lungo tutto il percorso della banchina, c’è una donna di una calma placida. Non si avvicina al vagone in sosta, restando in disparte in attesa del Grande Miracolo della Metro Vuota…

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Libri in Metro

Santa Muerte Patrona dell’umanità [Roma]

LM

santamuertepatronaSfondo nero. Uno scheletro in abiti religiosi con un velo sul capo e una falce in mano. Alla sua sinistra, una bottiglia di liquore quasi vuota e il titolo in giallo fosforescente che recita “Santa Muerte“, e sotto, in bianco, “patrona dell’umanità”. Sopra, in piccolo, l’autore: Fabrizio Lorusso. A tenere in mano il volume dalla singolare copertina, la legittima proprietaria. Non una suora, non una ragazza nella sua fase dark, non una fan del death metal metropolitano, ma una giovane donna probabilmente diretta al lavoro. Vestito blu attillato, scarpe alte beige coordinate con una borsa dello stesso colore, capelli lisci, poco trucco, abbronzatura dorata. Unica nota sbarazzina: le cuffiette viola che legano le orecchie a un mini i-pod appena visibile.

Si guarda attorno quando qualcuno sale nel vagone, ma per il resto la concentrazione sul libro è massima. Di tanto in tanto alza le sopracciglia in una muta…

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Libri in Metro

Storia di una ladra di libri [Roma]

LM

storia-di-una-ladra-di-libriSale a Termini e si siede nel primo vagone di una metro A popolata da pendolari di ritorno dal lavoro. Ha una maglietta vagamente trasparente, i capelli legati in modo disordinato e un libro in mano, che cela tra le pieghe un segnalibro proveniente dal Guggenheim di Bilbao.

Ma nell’altra mano c’è il Nemico: il grande avversario di ogni lettura, uno smartphone attivo e cinguettante, che la distrae di tanto in tanto con lusinghe digitali con fattezze di chat. Lei resiste stoicamente, giocando in modo convulso prima con la catenina, poi con la nuca, per risalire poi ai capelli e alle orecchie. Eppure, se manca il piacere della lettura, nulla può la forza di volontà: dopo neanche una fermata chiude il libro per dedicarsi corpo e anima alle sue conversazioni a distanza. Storia di una ladra di libri di Zusak Markus è destinato a giorni migliori. Lontano, possibilmente, da una…

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Libri in Metro

Tu sei il male [Roma]

LM

tu sei il maleIl trenino Roma-Viterbo sa essere impietoso per gli umani, figuriamoci per gli animali. Inevitabile considerazione, se si osserva la bestiolina impaurita che oggi si accuccia tremante tra le gambe della signora assorta nella lettura del suo volume. Orecchie basse, implora carezze ristoratrici dalla sua postazione tutt’altro che privilegiata: il pavimento sporco e balzellante del mezzo.

La padrona asseconda l’animaletto senza abbandonare la lettura: la sua mano a mo’ di paletta plana così, ciecamente, sulla testa del cagnolino a intervalli regolari e con delicatezza pari a quella di una palla da demolizione. L’animale accetta le premure della padrona come può, fino a quando il trenino non frena bruscamente segnando l’arrivo al capolinea. La signora mette via il libro, il cui titolo sembra rappresentare degnamente il pensiero del cucciolo sul trenino: Tu sei il male di Roberto Costantini.

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Libri in Metro

Il punto di svolta [Roma]

LM

il-punto-di-svolta-di-capraSarà alto al massimo un metro e sessanta, porta gli occhiali e ha una leggera stempiatura sulla fronte. L’età è indefinibile, ma certamente l’abito gessato, le scarpe nere e la valigetta da ufficio lo collocano nella parte di mondo che alle nove di mattina prende la metro per andare al lavoro.

Legge serio, immobile, reggendosi al sostegno; di tanto in tanto, con un impercettibile movimento, si sposta quel tanto che basta ad essere sicuro di non essere d’intralcio ai passeggeri in salita. Volta pagina, quando necessario, reggendosi senza mani in un invidiabile equilibrio che solo anni di esperienza a bordo dei mezzi pubblici può dare. Non si guarda mai attorno, è totalmente assorto nella lettura del serissimo volume che tiene in mano: Il punto di svolta di Fritjof Capra.

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